di Daniele Diodati, Software Engineer

Automatizzare i processi di produzione con l’obiettivo di migliorare la vita quotidiana delle persone coinvolte è il cambio di mentalità decisivo per raggiungere un’automazione industriale efficace e sostenibile.

In questo secondo articolo, esploreremo come la progettazione di sistemi automatizzati a partire dall’esperienza dell’utente favorisca dinamiche di fiducia nel sistema e l’uso corretto degli strumenti.

Un elemento troppo spesso sottovalutato nella progettazione e nell’implementazione di sistemi di automazione industriale è la fiducia delle persone coinvolte nel processo produttivo del nuovo sistema. Anche nei casi più virtuosi, in cui l’allocazione delle funzioni e delle attività tra umani e macchine è svolta nel migliore dei modi (vedi l’apposito articolo di Andrea Chiancone), vari elementi possono intaccare la fiducia dell’operatore nel sistema automatizzato.

Il livello di fiducia è direttamente proporzionale all’esperienza umana nel processo produttivo e quindi all’efficienza dello stesso. Un livello non corretto di fiducia può portare l’operatore a sottovalutare il sistema e i suoi potenziali benefici o, all’opposto, a sovrastimarne l’efficacia (in maniera simile a quanto visto nel precedente articolo riguardo all’ironia dell’automazione).

Prima di entrare nel merito delle modalità con cui si può creare fiducia nei sistemi di automazione, è opportuno approfondire il significato di fiducia in questo particolare contesto.

Il concetto di fiducia nel mondo dell’automazione 

Secondo una ricerca pubblicata dalla rivista accademica IEEE Intelligent Systems nel 2013, la fiducia interpersonale di basa su fattori quali la competenza percepita, la generosità, la chiarezza e la capacità di recuperare situazioni di crisi. Nel contesto dell’automazione, a questi elementi se ne aggiungono altri relativi alla dimensione tecnologica, come l’affidabilità, la validità, l’utilità, la resistenza e il tasso di falsi allarmi generati. 

Tuttavia, la fiducia nei sistemi di automazione risulta più difficile da recuperare a seguito di un errore o di un’anomalia rispetto a quella interpersonale. Già dopo il primo errore di sistema, l’operatore tende a ridurre la sua fiducia, poiché percepisce che il sistema in cui si trova a lavorare è imperfetto nonostante la tecnologia in dotazione. Questo fenomeno riduce l’efficacia dell’interazione uomo-macchina e mette a rischio l’adozione di tecnologie digitali su vasta scala. 

Come favorire la fiducia nell’automazione

La fiducia nell’automazione può essere favorita già in fase di progettazione agendo su tre livelli: quello personale, quello tecnologico e quello organizzativo. L’automazione viene largamente relegata all’ambito tecnologico, che identifica la messa a punto di sistemi efficaci ed efficienti in grado di svolgere il lavoro richiesto col minor margine di errore possibile. L’aspetto organizzativo viene affrontato spesso in maniera parziale, andando ad applicare tecnologia sui processi esistenti ed ottimizzandoli 

Un cambio di paradigma richiede un investimento maggiore nella componente organizzativa, andando a riprogettare i processi nella maniera più funzionale in base alle opportunità fornite dalle tecnologie abilitanti. Il redesign dei processi rappresenta un importante fattore di mitigazione dei rischi, che conviene mettere in atto sin dai primi studi di progetto in un sistema automatizzato. Inoltre, questo consente di far ruotare il processo stesso intorno alle esigenze umane, evitando la mera aggiunta di componenti tecnologiche a un sistema esistente. 

Tuttavia, la componente più rilevante nella costruzione di un rapporto di fiducia tra l’operatore e il sistema automatizzato consiste nello studio della componente personale del sistema. La fiducia è infatti influenzata da fattori demografici come l’età e da variabili psicologiche in parte derivanti dalla cultura di appartenenza. In TeamDev, prima e dopo la fase di progettazione svolgiamo accurate analisi di user research per comprendere a fondo le dinamiche di fiducia che si andranno a sviluppare una volta implementato il sistema automatizzato. 

I risultati della user research non si traducono solo in una migliore esperienza per l’utente attraverso elementi quali usabilità, accessibilità, estetica e utilità. Includere l’operatore già nella fase di progettazione ha infatti effetti benefici nella creazione di un clima di fiducia nel sistema automatizzato, poiché l’essere umano viene coinvolto in modo proattivo nel processo di cambiamento. Troppo spesso questa componente viene sottovalutata, dando per scontato che il personale di più alto livello abbia tutte le competenze necessarie. 

Conclusione

Nella progettazione e nell’implementazione di un efficace sistema di automazione, è necessario tenere in considerazione le molteplici variabili che determinano la fiducia dell’operatore nella tecnologia. Queste variabili sono categorizzabili a livello personale, organizzativo e tecnologico. Le variabili personali, in particolare, devono essere analizzate con appositi studi che coinvolgano gli operatori fin dalle fasi iniziali del progetto. Un sistema in grado di guadagnare da subito la fiducia degli esseri umani coinvolti è infatti meno soggetto a errori e meglio utilizzato dagli operatori. 

Approfondimenti

  • Hoffman, R. R., Johnson, M., Bradshaw, J. M., & Underbrink, A. (2013). Trust in automation. In IEEE Intelligent Systems28(1) (pp. 84-88).